Sono molto peggiorate le condizioni della studentessa indiana di 23 anni stuprata da sei uomini a New Delhi lo scorso 16 dicembre mentre era a bordo di un autobus. I medici dell’ospedale di Singapore dove è ricoverata dal 26 dicembre hanno emesso un bollettino nel quale si dice che “alle 21:00 ora locale (le 14:00 in Italia)

le condizioni della paziente volgono al peggio. Gli stimoli vitali si deteriorano con segnali di gravi insufficienze organiche”. Kelvin Loh, direttore dell’ospedale Mount Elizabeth, ha anche precisato che il peggioramento si è verificato “nonostante la lotta dei medici per tenerla in vita, in particolare con dispositivi di assistenza alla respirazione, dosi massicce di antibiotici e antivirali per ottimizzare la sua capacità di lottare contro le infezioni”. In precedenza i medici avevano riferito che la ragazza, colpita tra l’altro da un’infezione polmonare e con una lesione cerebrale, aveva avuto un arresto cardiaco. “I suoi familiari – ha concluso Loh – sono stati avvertiti e sono ora al suo capezzale per sostenerla e confortarla”. Prima di essere trasferita a Singapore, la giovane studentessa era stata operata tre volte per ferite intestinali nell’ospedale di Safdarjung a New Delhi. Ad aggredirla, colpendola con sbarre di ferro e violentandola per oltre un’ora a bordo di un autobus prima di gettarla dall’automezzo in movimento, erano stati sei uomini. Tra loro anche il conducente del bus. Gli aggressori avevano anche colpito ferocemente il fidanzato della giovane, un ingegnere informatico di 28 anni: i due erano saliti sull’autobus per tornare a casa dopo essere andati al cinema.

 

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