E’ salito ad almeno 53 morti accertati e a 137 feriti il bilancio dell’attentato suicida contro un gruppo di pellegrini sciiti a un posto di blocco situato alla periferia ovest di Bassora, la principale citta’ dell’Iraq meridionale: lo hanno riferito fonti della polizia locale, secondo cui tra le vittime ci sono anche molti bambini e donne. La strage e’ avvenuta durante le celebrazioni per la fine dell’Arbaeen, i quaranta giorni di lutto che tradizionalmente seguono l’anniversario della morte dell’Imam Hussein.

Il kamikaze, travestito da poliziotto e con un tesserino falso, e’ riuscito a raggiungere il posto di blocco davanti al quale stavano transitando i fedeli sciiti, e si e’ fatto saltare in aria. I pellegrini erano diretti verso la grande moschea di Khutwa Imam Ali, dove di norma si recano coloro che non sono in grado di spingersi fino alla citta’ santa sciita di Kerbala, nell’Iraq centrale. Gli attacchi contro la comunita’ sciita si sono moltiplicati dopo la crisi di governo seguita al ritiro delle ultime truppe americane, in dicembre. Il 5 gennaio in circostanze analoghe 44 civili avevano perso la vita a Nassiriya, sempre nel sud.

 

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