Muammar Gheddafi è sicuramente in Libia e “se non si arrende, abbiamo il diritto di ucciderlo”. Lo hanno detto alti rappresentanti del Consiglio nazionale di transizione. “Lui ci uccide. È un criminale, un fuorilegge. In tutto il mondo se un criminale non si arrende, è diritto di coloro che devono far rispettare la legge di ucciderlo”,

ha detto Ahmad Darrad, responsabile degli Interni, che ha il compito di gestire la creazione del ministero dell’Interno una volta formato un nuovo governo in Libia. Secondo gli insorti, il rais si nasconde a Bani Walid, a sud est di Tripoli o nei dintorni della capitale. Altre voci danno Gheddafi vicino a Sirte, sua città natale. Anche secondo il ministro degli esteri Frattini, che ritiene che la resa del Colonnello e la fine della missione della Nato in Libia siano legate alla caduta di Sirte, il raìs sarebbe ancora nel Paese. Frattini ha annunciato che l’Italia ha sbloccato 500 milioni di euro a favore della Libia:”Il presidente Berlusconi aveva parlato di 350 milioni, oggi la decisione finale è stata di sbloccarne 500 milioni, per dare ulteriore sostegno agli amici libici”, ha detto il ministro. I ribelli libici, inoltre, respingono l’ipotesi di un dispiegamento di una forza di pace dell’Onu sul territorio del Paese nordafricano. Il presidente del Consiglio nazionale di transizione – ha riferito l’inviato speciale delle Nazioni Unite, Ian Martin, citato dalla bbc – ritiene che il Paese non abbia bisogno di un appoggio esterno per garantire la sicurezza. Il rappresentante della Libia all’Onu, Ibrahim Dabbashi, ha detto alla Bbc che la situazione in Libia è particolare: “Non si tratta di una guerra civile, non è un conflitto tra due fazioni, è il popolo che difende se stesso da una dittatura”. Regime respinge ultimatum degli insorti. Il regime libico respinge l’ultimatum datogli dagli insorti, che hanno chiesto una resa entro sabato per evitare l’offensiva finale su Sirte. “Nessuna nazione con un po’ di onore accetterebbe l’ultimatum di un gruppo armato”, ha detto il portavoce del colonnello Muammar Gheddafi, Moussa Ibrahim, citato dall’emittente britannica Sky News.

 

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