“Allo stato dei fatti e’ chiaro che la crisi non accenna a finire ma anzi durera’ ancora a lungo, assai piu’ del previsto”. E’ Romano Prodi a fare questa previsione in un’analisi della situazione economico-finanziaria, con particolare riferimento all’Europa, in un lungo editoriale su ‘Il Messaggero’.

Prodi afferma che “limitandoci al quadro europeo, le piu’ recenti ma non certo le piu’ pessimistiche analisi prevedono addirittura un calo dello 0,4% del Pil della zona Euro con generali arretramenti di tutte le economie rispetto al passato e, perfino , con una sostanziale stagnazione dell’economia tedesca”. E osserva che in Europa, “per non essere vittime della speculazione internazionale siamo stati obbligati ad adottare una politica depressiva”, laddove la situazione italiana (dato il nostro elevato debito pubblico e i nostri problemi strutturali) e’ “assai peggiore della media europea”. L’ampio quadro delineato dall’ex presidente del Consiglio si chiude con un duro monito ai leader europei “affinche’ siano convinti che che, fra i compiti da fare, non vi sia quello di fare testamento”. Una considerazione amara ma realistica. “Il fatto che anche la Germania veda peggiorare le proprie prospettive e che il presidente Obama sia visibilmente preoccupato per i possibili effetti negativi di una recessione europea sulle elezioni americane dovrebbe spingere verso una politica che, attraverso una maggiore solidarieta’, avvicini finalmente la fine della crisi e prepari la ripresa. Dati i precedenti non sono troppo ottimista che questo avvenga in fretta”, conclude Prodi.

 

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