Un altro giornalista e’ stato assassinato la scorsa notte nel Caucaso, in Daghestan, Repubblica autonoma della Federazione Russa: lo ha reso noto l’agenzia di stampa statale ‘Ria-Novosti’. Khadzhimurad Kamalov, fondatore del settimanale politico ‘Chernovik’, e’ stato ucciso da ignoti non appena uscito dalla redazione a Makhachkala, capitale della Repubblica caucasica dove il calcio locale sta attraendo stelle della levatura di Samuel Eto’o.
Gli inquirenti che stanno indagando sul luogo del delitto hanno riferito che l’uomo e’ stato ferito a morte a colpi di pistola da individui con il volto coperto. E’ deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale. Kamalov era noto per le sue critiche alle autorita’: aveva piu’ volte denunciato gli abusi delle forze dell’ordine nella repressione dell’insurrezione islamica nella vicina Cecenia, e poi in tutto il Caucaso russo. Due anni fa, sempre nel Caucaso, era stata uccisa Natalia Estemirova che lavorava per l’Ong ‘Memorial’ e per il quotidiano ‘Novaja Gazeta’, lo stesso giornale di Anna Politkovskaya. Dal 1992 sono piu’ di settanta i giornalisti eliminati in Russia, di cui 52 per motivi legati al loro lavoro, secondo l’americano Committee to Protect Journalists.