A Ginevra sono ripresi questa mattina i colloqui tra il segretario di Stato Usa, John Kerry, e il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, su come mettere sotto il controllo internazionale le armi chimiche di Damasco e quindi scongiurare l’attacco militare degli Stati Uniti contro il regime. Kerry e Lavrov hanno incontrato l’inviato speciale sulla Siria di Onu e Lega araba, Lakhdar Brahimi. I colloquio puntano a dare concretezza alla proposta russa per lo smaltimento delle armi chimiche del regime.
Per ora Damasco ha formalmente richiesto di aderire alla Convenzione per il Divieto delle Armi chimiche, il primo passo richiesto dal piano di Mosca e definito dal presidente russo, Vladimir Putin, come “molto importante” per la soluzione della crisi. Washington, pero’, ha gia’ fatto sapere che “le parole” del regime non sono sufficienti a scongiurare l’attacco. Tra l’altro, proprio poche prima che ricominciassero i colloqui, e’ emerso sulla stampa americana che un’unita’ d’elite dell’esercito siriano, la stessa a cui e’ affidato il controllo dell’arsenale chimico, gia’ da tempo sta disseminando le armi in vari siti del Paese, proprio per rendere piu’ complicato un eventuale attacco .