Un’oscura sigla del sedicente fondamentalismo sunnita ha rivendicato oggi il duplice attentato suicida compiuto due giorni fa a Damasco e che, secondo i bilanci ufficiali, ha causato la morte di almeno 55 persone. Di alcune di queste si sono tenuti oggi i funerali di Stato in una moschea della capitale dove c’erano pi— agenti di polizia in tenuta anti-sommossa che cittadini comuni.

Il gruppo terroristico si chiama Fronte della Vittoria (Jubhat an Nusra) e non usa i tradizionali siti web dei gruppi affiliati ad al Qaida. Il suo canale video Š stato aperto solo lo scorso gennaio, in occasione della prima rivendicazione di un altro attentato compiuto anche allora a Damasco. Il governo siriano Š intanto tornato oggi ad accusare esplicitamente l’Occidente e in particolare gli Usa di sostenere i gruppi terroristici vicini ad al Qaida. Per bocca del ministro dell’informazione Adnan Mahmud: “I Paesi occidentali e gli Stati Uniti, che stringono alleanze per scatenare guerre sul pretesto di combattere il terrorismo, stringono ora alleanze con i terroristi che la Siria deve affrontare”. Poche ore dopo gli attentati di gioved, attivisti, oppositori e ribelli siriani avevano tutti smentito ogni loro coinvolgimento negli attacchi, e avevano invece accusato il regime stesso di esser dietro all’orrendo crimine. Secondo fonti giornalistiche straniere sul posto, ai funerali di Stato odierni, celebrati dal Gran Mufti di Siria Ahmad Bader Hassun nella moschea al Uthman di Damasco, erano presenti solo circa 150 manifestanti lealisti, circondati da un fitto cordone di poliziotti e agenti in tenuta anti-sommossa. All’interno della sala di preghiera, avvolte nelle bandiere nazionali, si sono contate 17 bare, alcune delle quali contenevano i resti di pi— di una vittima, per un totale di 23 corpi. Solo due casse figuravano con le generalit… delle vittime. I media ufficiali non hanno mai fatto sapere quanti uccisi ci sono stati gioved scorso tra civili e quanti tra i militari. Dalla sera stessa del duplice attentato, si sono per• svolti a Damasco e in altre regioni del Paese, funerali di 20 vittime civili, identificate queste con nomi, cognomi e foto. In otto casi, documentati da filmati la cui autenticit… Š stata verificata da testimoni sul posto, le esequie si sono trasformate in veri e propri cortei anti-regime. Nei video di questi funerali “privati”, i partecipanti hanno espressamente accusato le autorit… di aver organizzato gli attacchi. Tra queste 20 vittime – la cui lista dettagliata Š resa nota dal Centro di documentazione delle violazioni in Siria (Vdc, vdc-sy.org) figura il nome di una bambina disabile di 11 anni, Tasmin Domeiri, e cinque donne, di cui due giovani studentesse universitarie. A rendere ancor pi— ambigua la questione dell’identit… degli uccisi gioved scorso nel quartiere periferico di Qzaz a Damasco, c’Š la notizia, diffusa stasera dall’agenzia Sana, dei funerali di 22 tra militari e agenti uccisi in date non precisate nella regione della capitale. Si tratta di esequie che avvengono quasi giornalmente per “le vittime del terrorismo”. E se i Comitati di coordinamento locali degli attivisti riferiscono stasera dell’uccisione da parte delle forze governative di 15 persone, tra cui due minori, il Vdc conferma per il momento la morte di 12 persone: dieci civili tra cui una donna, e due ribelli. Intanto domani il leader del Cns, Bourhan Ghalioun, incontrera’ a Roma il ministro degli Esteri Giulio Terzi: il colloquio avverra’ nell’ambito di incontri con i rappresentanti dell’opposizione siriana promossi dal governo italiano per ”garantire loro la possibilita’ di riunirsi, dialogare e ampliare la partecipazione, anche religiosa, delle componenti anti regime”.

 

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