Sono 21 i bambini e i ragazzi fino ai 16 anni uccisi oggi in Siria sotto i bombardamenti, secondo un bilancio dell’ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). I Comitati locali di coordinamento (Lcc) dell’opposizione parlano invece di 16 bambini uccisi, su un totale di 110 morti nelle violenze in tutto il Paese.

Violentate in Siria, spesso costrette a tacere a causa dei pregiudizi e ancora in pericolo nei campi profughi nei Paesi vicini, dove è alto il livello di violenza domestica. E’ l’inferno di molte donne e ragazze siriane come descritto in un rapporto dell’organizzazione per i diritti umani International Rescue Committee (Irc). Durante interviste realizzate tra i profughi in Libano e Giordania, sottolinea l’Irc, proprio la violenza sessuale è stata indicata come una delle principali ragioni per le quali le famiglie interessate hanno deciso di lasciare la Siria.

“Molte donne e ragazze – si legge nel rapporto – hanno riferito di essere state aggredite in luoghi pubblici o nelle loro case, soprattutto da uomini armati. Questi stupri, a volte di gruppo, avvengono spesso di fronte a membri della famiglia”. Altri casi sono stati denunciati in cui donne e ragazze sono state rapite, violentate, torturate e uccise. A causa delle norme sociali per le quali lo stupro è visto spesso come un ‘disonore’ per la famiglia della vittima, questi casi vengono raramente denunciati. Molti intervistati dall’Irc hanno detto che le donne violentate temono anche vendette da parte dei loro aggressori, o addirittura di essere uccise da membri della propria famiglia per lavare l’onta subita o, nel caso di ragazze, di essere date in spose molto giovani per “salvaguardare l’onore”.

Per le sopravvissute che sono riuscite a fuggire mancano i servizi medici e l’assistenza psicologica che le aiutino a recuperare nelle comunità in cui hanno trovato rifugio, e anche in questi luoghi le difficoltà continuano. “Molte donne e ragazze – si afferma nel rapporto dell’Irc – sono costrette ad affrontare condizioni di insicurezza nei campi profughi, così come elevati livelli di violenza domestica”.

 

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