Nuova immolazione in Tibet, che porta il numero di questi atti estremi dal febbraio 2009 ad oggi a 86. Kalsang Kyab, 24 anni, secondo fonti provenienti dalla diaspora tibetana in India, si e’ dato fuoco dinanzi agli uffici governativi a Kangtsa, nella regione di Ngaba (Nagwa per i cinesi), nella provincia meridionale del Sichuan.

Il giovane, avviluppato dalle fiamme, ha urlato slogan per il Tibet libero e per il ritorno del Dalai Lama e di Kyabje Kirti Rinpoche, il leader esiliato del monastero di Kirti, uno dei piu’ importanti per i buddisti tibetani. Il giovane e’ morto ieri poco dopo il suo atto estremo alle 18,30. Nei giorni scorsi c’e’ stata una escalation di autoimmolazioni che ha portato, con questa ultima, il numero totale a 24 dall’inizio di novembre, 72 dall’inizio di gennaio. Contro quella che viene considerata l’occupazione cinese del Tibet, diversi studenti sono scesi in strada in alcune zone della provincia del Qinghai, dove ci sono stati anche forti scontri con militari e paramilitari, che hanno costretto molti studenti a ricorrere alle cure dei sanitari in ospedale. Da ieri, invece, piu’ di 60 tibetani in diverse zone delle province e aree cinesi dove e’ forte la loro presenza, hanno cominciato uno sciopero della fame per protesta.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui