A cinque mesi dal ritiro americano, l’Iraq e’ un paese ”meno sicuro” dell’anno scorso. Lo afferma Stuart Bowen, l’ufficiale americano incaricato di guidare l’agenzia che si occupa della ricostruzione del Paese. ”A mio giudizio – osserva Bowen – l’Iraq rimane un posto straordinariamente pericolo in cui lavorare. Secondo me, e’ meno sicuro rispetto a 12 mesi fa”. Bowen ha infatti intitolato ‘Una estate d’incertezza’, il rapporto che ha appena presentato a Capitol Hill. I 44 mila soldati americani che sono ancora in Iraq, hanno in programma di rientrare a casa verso la fine anno, in osservanza di un intesa sulla sicurezza nazionale raggiunta con le autorita’ di Baghdad. Ma di recente, dopo che giugno e’ stato il mese piu’ sanguinario per le truppe Usa da oltre due anni, s’e’ aperto un dibattito se rispettare questa scadenza o estendere ancora per un po’ la presenza militare Usa nel Paese.

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