Il “massimo impegno” nelle ricerche dell’aereo con a bordo quattro italiani è stato assicurato dalle autorità di Caracas al governo italiano. Lo riferiscono fonti della Farnesina. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi segue personalmente la vicenda, mentre la Protezione civile venezuelana è in stretto contatto con i funzionari italiani a Caracas.

E’ stata anche attivata una unità navale specializzata in ricerche oceanografiche. Nella zona sono state impegnate diverse imbarcazioni e due-tre aerei venezuelani. “L’ultimo contatto dell’aereo si è verificato a 10 miglia nautiche da Los Roques”, ha precisato il ministro degli interni e giustizia venezuelano, Nestor Reverol, precisando che “il gruppo aveva trascorso Natale e l’ultimo dell’anno nell’arcipelago”. “Diversi aerei civili, motoscafi della guardia costiera, oltre a due elicotteri Mi-7 e uno Da-42, dotato con camere speciali di rilevamento”: sono i mezzi che le autorità venezuelane hanno messo in campo nella ricerca del velivolo scomparso ieri con quattro italiani a bordo nell’ arcipelago di Los Roques. Lo ha riferito all’ANSA un funzionario della Sar, il servizio di ricerche e salvataggio dell’aeronautica di Caracas, a Maiquetia, l’aeroporto della capitale. “Da stamani stiamo lavorando sulla base di nuovi parametri nell’area dove probabilmente è scomparso il velivolo, a partire da un punto indicatoci dalla compagnia proprietaria dell’aereo”, ha precisato il funzionario.

ATTESA A SUMIRAGO: ‘MISSONI GRANDE FAMIGLIA’ – Sconcerto e dolore a Sumirago, piccolo comune del Varesotto dove i Missoni da anni hanno sia l’abitazione sia la sede della loro azienda. La notizia è arrivata con le prima telefonate dei giornalisti in Municipio. “Non ne sapevamo nulla – hanno risposto all’ufficio anagrafe – conosciamo la famiglia Missoni, é una grande famiglia, anche se non tutti vivono ancora qui”. A Sumirago Ottavio Missoni, il fondatore della griffe, si trasferì decenni fa con la moglie Rosita, che è originaria della vicina Gallarate. “Trasferirsi qui sicuramente ha cambiato la storia della mia famiglia – disse Ottavio in una intervista rilasciata ad un quotidiano per i suoi 90 anni, nel 2011 – avere vicino casa e bottega ti dà una grande serenità”.

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