Un condannato a morte in Louisiana e’ stato assolto grazie all’esame del Dna dopo 15 anni di detenzione nel braccio della morte del carcere di Angola. Nel 1996, Damon Thibodeaux, aveva confessato di aver violentato e ucciso la 14enne Crystal Champagne.

Ma quella confessione era stata ottenuta dopo nove ore di estenuante interrogatorio e l’uomo l’aveva ritrattata piu’ volte. Ora e’ stata ordinata la scarcerazione di Thibodeaux dopo una revisione del caso durata cinque anni. Esami del Dna condotti sui vestiti che l’uomo indossava, cosi’ come su tutti i reperti legati al caso, hanno escluso ogni suo legame con il delitto. Tanto piu’ che i dettagli della ‘confessione’ risultavano incompatibili con lo svolgimento dei fatti. Il 38enne Thibodeau e’ diventato cosi’ il 300esimo detenuto americano (il 18esimo nel braccio della morte) a venir scagionato grazie al Dna, sottolinea Innocence project, una organizzazione di New York che fornisce assistenza legale per la riapertura di casi giudiziari.

 

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