I progetti di numerosi sistemi d’arma americani avanzati e sensibili, fra cui sistemi per la difesa missilistica, aerei da combattimento e navi da guerra, sono stati raggiunti da hacker cinesi. Lo denuncia un rapporto confidenziale messo a punto dal Defense Science Board, un gruppo di esperti di difesa di alto livello, sia civili e militari, secondo cui sarebbero oltre una ventina i progetti violati da intrusioni elettroniche, molto probabilmente nei sistemi dei subcontractor della difesa.

Nel rapporto non si denuncia direttamente Pechino di spionaggio ma si riconosce come l’acquisizione di tali informazioni da parte della Cina renda meno forte la posizione degli Stati Uniti in caso di conflitto e consenta al paese asiatico, come ha sottolineato un analista, di saltare 25 anni di ricerca e sviluppo. Le intrusioni, rende noto il Washington Post, riguardano il sistema di difesa avanzato Patriot Pac-3, il sistema dell’esercito per colpire missili balistici THAAD, e il sistema radar navale Aigis, gli aerei F/A-18, il V-22 Osprey, gli elicotteri Black Hawk e l’unita’ navale Littoral Combat Ship, l’F-35. Il presidente americano Barack Obama dovrebbe sollevare la questione degli attacchi informatici nel suo incontro con la sua controparte cinese Xi Jinping il mese prossimo in California. Proprio oggi l’emittente televisiva australiana Abc rende nota l’intrusione di hacker cinesi nel progetto di un nuovo quartier generale dell’agenzia di intelligence in via di costruzione a Canberra gia’ costato 611 milioni di dollari.

 

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