Paolo Gabriele è stato condannato a tre anni di reclusione per il furto dei documenti del Papa. Ma la sentenza è stata ridotta da tribunale vaticano a 18 mesi di reclusione viste le attenutati: Gabriele è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali. Le attenuanti concesse a Paolo Gabriele sono dovute all’assenza di precedenti penali, alle risultate del suo stato di servizio antecedente ai fatti in questione, alla sopraggiunta convinzione del suo comportamento erroneo e alla dichiarazione del suo pentimento.
“In nome di Sua Santità Benedetto XVI gloriosamente regnante, il Tribunale invocata la Santissima Trinità ha pronunciato la seguente sentenza”. Inizia così la sentenza di condanna di Paolo Gabriele. “Visti gli art. 402, 403, n.1 e 404 primo comma n.1 c.p. dichiara l’imputato Paolo Gabriele colpevole del delitto previsto dall’articolo 404 primo comma n.1 c.p. per aver egli operato, con l’abuso delle fiducia derivante dalle relazioni di ufficio connesse alla sua prestazione d’opera, la sottrazione di cose che in ragione di tali relazioni erano lasciate od esposte alla fede dello stesso, lo condanna pertanto alla pena di anni tre (3) di reclusione”. “Visto l’art. 26 della legge 21 giugno 1969m n.1, considerato l’assenza di precedenti penali, le risultanze dello stato di servizio in epoca antecedente ai fatti contestati, il convincimento soggettivo – sia pure erroneo – indicato dall’imputato quale movente della sua condotta, nonché la dichiarazione circa la sopravvenuta consapevolezza di aver tradito la fiducia del Santo Padre, diminuisce la pena ad anni uno (1) e mesi sei (6) di reclusione. Condanna il medesimo al risarcimento delle spese processuali”.
“Una buona sentenza”. Cosi, Cristiana Arru, l’avvocato di Paolo Gabriele ha commentato la sentenza del tribunale vaticano. Quanto all’appello, l’avvocato ha detto: “Valuteremo. Si è trattato di una sentenza equilibrata, dobbiamo leggere le motivazioni. Valuteremo tutte queste cose”.