NAPOLI – “Il rischio infezioni ovviamente é esistente, ma teniamo la situazione sotto controllo, effettuiamo screening per meningite e tubercolosi e al momento non ci sono emergenze”. A dirlo è il direttore generale dell’ospedale Cardarelli di Napoli, Rocco Granata,

a proposito dell’allarme lanciato ieri dalla docente di Igiene dell’Università Federico II, Maria Triassi, secondo la quale, nelle strutture affollate di barelle, c’é il rischio che si diffondano malattie, anche tubercolosi e meningiti. “Questo rischio – dice Granata – ovviamente c’é, soprattutto in ambienti affollati. Noi però stiamo tenendo sotto controllo la situazione, stiamo procedendo con gli screening per tubercolosi e meningiti e non sono emersi casi”. Il direttore generale spiega che anche i Nas, intervenuti nei giorni scorsi, hanno acquisito documenti e fatto ispezioni nell’ astanteria e nel pronto soccorso senza rilevare problemi di tipo igienico. Per quanto riguarda la sicurezza del personale, il manager del Cardarelli fa sapere che ha ribadito ai dipendenti di fare uso di guanti, mascherine e di seguire tutte le procedure di sicurezza. “In Campania non ci sono stati episodi di malasanità – dice Granata – non ci piace essere accomunati ad altre realtà. Sull’ emergenza barelle nessuno ha la risposta in tasca, bisogna procedere con una programmazione breve per tamponare e poi con lo sblocco del turn over e delle assunzioni per dare respiro al personale”. Secondo i dati della direzione, oggi i pazienti in barella erano un centinaio, dei quali una sessantina in posti tecnici divisi nelle due osservazione breve su barelle più moderne e più confortevoli rispetto a quelle comunemente utilizzate. “Numeri comunque nella norma – commenta Granata – il caos barelle purtroppo è un problema nazionale. Di recente, di intesa con la Regione, abbiamo alleggerito la pressione con 30 nuovi posti di osservazione breve”.

 

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