MELITO – Le indagini dei carabinieri sul ritrovamento dei due cadaveri carbonizzati in un’auto a Melito, nel Napoletano, nella notte, puntano a un regolamento di conti negli ambienti della camorra di Scampia: quartiere a nord di Napoli dove sono in attivita’ decine di “piazze di spaccio”, un ricco business conteso tra le cosche dei Di Lauro e degli “scissionisti”.

I Gruppi camorristici che, in questi anni, a partire dalla fine del 2004, hanno dato vita a una sanguinosa faida. In attesa dei risultati dell’esame autoptico e dell’analisi del Dna delle arcate dentarie dei corpi delle due vittime, per giungere alla loro identificazione, in queste ore ha preso piede la pista di una ripresa della faida: all’attenzione dei carabinieri, infatti, c’e’ la denuncia della scomparsa di un pregiudicato di Scampia, avvenuta nei giorni scorsi. E non si escluderebbe che il duplice omicidio di Melito possa essere collegato con quello avvenuto giovedi’ scorso, a Giugliano, in cui fu ucciso Rosario Tripicchio, di 31 anni, personaggio di spicco della camorra di Scampia, trasferitosi nel Giuglianese, nei mesi scorsi. Le vittime sarebbero state uccise altrove e, successivamente, sistemate nell’auto, una Punto, sul sedile posteriore. L’allarme e’ stato dato, intorno alle 4, da una telefonata giunta ai vigili del fuoco che avrebbe segnalato la presenza di una vettura in fiamme in via Papa Giovanni XXIII, nel piazzale davanti al cimitero di Melito, comune a poca distanza da Scampia.

 

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