Era in grado di fruttare fino a 200 euro all’ora la fiorente piazza di spaccio a conduzione familiare scoperta dai carabinieri a Casavatore, in provincia di Napoli. A gestirla erano un uomo con i suoi due figli. A ricevere i clienti era l’uomo mentre ai figli era stato delegato il ruolo di staffetta, cioè di prelevare la droga, in particolare hashish, e consegnarla ai clienti. In manette sono finiti Michele Cannola, 56 anni, e i suoi figli, Antonio e Giuseppe, di 30 e 22 anni. I carabinieri hanno scoperto l’attività grazie a un servizio di osservazione durante il quale è stato notato l’arrivo del padre con i due figli e all’avvio della vendita nella “piazza di spaccio”. Il padre adescava i clienti per poi indirizzarli verso il primo dei due figli, Antonio il quale si rivolgeva al fratello piccolo, Giuseppe, che recuperava l’hashish sotto la ruota di un’auto poco distante, sistemata in un contenitore somigliante a un fodero di occhiali. In 15 minuti i militari hanno assistito a cinque cessioni. Dopo aver bloccato i tre, i militari, ispezionando i luoghi dello spaccio e perquisendo i fermati, hanno recuperato 120 euro in contanti in banconote di piccolo taglio, 15 grammi di hashish già suddivisi in stecchette, due bilancini di precisione e altro materiale per il confezionamento delle dosi. É bastato un rapido calcolo per ricostruire l’entità del guadagno: circa 50 euro in 15 minuti. Dopo le formalità di rito i tre sono stati accompagnati nel carcere napoletano di Poggioreale.

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