Stamattina sono iniziati i preparativi per organizzare le strutture sanitarie ad affrontare l’emergenza Coronavirus. A Napoli sarà l’ospedale Loreto Mare ad assistere per i pazienti affetti dal Covid-19. Dopo varie ipotesi si è deciso di svuotare l’ospedale di via Vespucci per riattrezzarlo come presidio a disposizione unicamente dei malati affetti dal virus, trasferendo gli attuali ricoverati in altre strutture. Un modello, questo, che sarà replicato in tutte le altre Asl della Campania. Al Cotugno, dove resta ubicato l’unico laboratorio autorizzato ad effettuare i test su tamponi, spetta la regia della attività cliniche e assistenziali. I primi a trasferirsi sono medici, infermieri, tecnici e operatori della Ginecologia e della Maternità che passeranno all’Ospedale del Mare, nel quale confluiranno anche il reparto di Rianimazione coi pazienti. Stessa destinazione per l’Ematologia. Mentre la Chirurgia sarà dirottata per gran parte al Vecchio Pellegrini e in parte al San Giovanni Bosco mentre l’Ortopedia viene divisa tra tutti gli altri ospedali a rinforzo innanzitutto del San Giovanni Bosco, che sotto questo aspetto era molto in sofferenza. Ortopedici arriveranno anche al San Paolo e al Pellegrini. Al Loreto restano dunque un posto di primo soccorso (sul modello del Psaut, ossia una postazione potenziata del 118, già realizzato all’ospedale San Gennaro) e i servizi di Laboratorio di analisi, la Radiologia e l’unità di Medicina che dovranno funzionare a supporto della rianimazione e della terapia intensiva in via di allestimento. Si lavora a pieno ritmo per rendere operativi già da questa settimana gli 8 posti letto di Rianimazione del Loreto. E per raddoppiarli sarà ristrutturata la Terapia Sub Intensiva e della vecchia Unità di Terapia Intensiva Coronarica. Un raddoppio che dovrà essere accompagnato anche con l’aumento della produzione e disponibilità di ventilatori e apparecchiature adatte al sostegno alla respirazione assicurati da Conte. In corso di riconversione anche un intero reparto intensivo al Monaldi. In Campania in ogni provincia è stato individuato un piccolo presidio periferico dotato di Unità Intensive e di Rianimazione riconvertite, da Agropoli a Roccadaspide, da Sessa Aurunca a Oliveto Citra, da Ariano Irpino a Napoli. Tutte le Asl individueranno ospedali interamente dedicati al Covid19. Si prova inoltre ad accreditare altri 2 o 3 laboratori per i tamponi e i test, come ipotizzato dal presidente De Luca nella giornata di ieri, che dovrebbero essere collocati al Ruggi di Salerno e al Moscati di Avellino.

 

 

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