NAPOLI – Sindaco ‘sceriffo’ in lotta contro l’illegalita’, soprattutto l’ambulantato abusivo, la contraffazione, lo spaccio di droga. Dopo i contrasti con l’ex assessore Giuseppe Narducci, anche per il ‘giro di vite’ che questi voleva imporre al commercio illegale sui marciapiedi della citta’ e in piazza Garibaldi da parte di immigrati africani, Luigi de Magistris, primo cittadino di Napoli, vara una direttiva-circolare per tutti gli uffici del Comune, inviata anche al prefetto Francesco Antonio Musolino e al questore Luigi Merolla chiedendo sinergie e coordinamento.

Alle strutture preposte alla sicurezza del territorio e al suo decoro, e a tutte le societa’ partecipate, in particolare quelle che si occupano di igiene ambientale, di trasporto e parcheggio, richiamando la legge 125/2008 che ha attribuito ai sindaco compiti in materia di incolumita’ pubblica e sicurezza urbana e il decreto del Ministro dell’Interno del 5 agosto 2008 che definisce gli ambiti di intervento, de Magistris vuole che “le problematiche sulla sicurezza urbana vengano affrontate in modo organico e coordinato, predisponendo ogni ufficio attivita’ e interventi di specifica competenza, per fronteggiare le diverse criticita’ in quattro macro aree” (piazza Garibaldi – piazza Principe di Napoli e zone limitrofe – piazza Dante – via Toledo – piazza Plebiscito – Galleria Umberto I – Decumani – Centro storico – piazza Bellini – Lungomare liberato-via Caracciolo, si legge nell’elenco).

La direttiva per de Magistris “si integra con le politiche sociali poste in essere dall’amministrazione tese a prevenire quei fenomeni di marginalita’ da cui possano trarre illeciti benefici le organizzazioni malavitose o che,comunque, determinano criticita’ che rendono difficoltoso il controllo del territorio e il rispetto di regole fondamentali di convivenza”. Napoli e’ “sempre di piu’ un polo di massima attrazione turistica”, ma “gli organici, a regime, sia delle forze dell’ordine sia della polizia locale, appaiono insufficienti, per affrontare tutte le criticita’ e di conseguenza appare, pertanto, indispensabile dare specifici indirizzi e priorita’, promovendo un concorso di azioni strategiche e interventi mirati”. Questi gli obiettivi delineati nella direttiva: revisione dei presidi della polizia locale, da rimodularsi in base alle necessita’ emergenti; stretta relazione operativa tra i diversi servizi, con un piano di azione congiunta; bonifiche progressive e strutturali, anche con azioni di contrasto, delle aree di degrado e di illegalita’, soprattutto quelle in cui si rileva la vendita delle merci contraffatte, di abusivismo commerciale, di spaccio di droga, di abuso di superalcolici e di ulteriori possibili fenomeni criminosi. Per verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati nella direttiva e comunque in una prima fase di applicazione da fissarsi al 30 settembre, de Magistris ha chiesto ai responsabili degli uffici comunali e delle societa’ partecipate uno specifico report informativo.

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