NAPOLI – Gli Studenti della Federico II, rappresentanti daFrancesco TEsta, presidente del consiglio di Ateneo, e Marcello Framondi, segretario regionale della Confederazione degli Studenti, fanno un passo indietro ritirando la “taglia” per catturare l’omicida del veterinario 27enne di Santa Maria la Carità, Carlo Cannavacciuolo.

I soldi saranno destinati a una borsa di studio in memoria di Carlo. Inoltre, i Verdi chiedono al Rettore di intitolare a Cannavacciuolo un’aula della facoltà di Veterinaria. “Dopo l’appello della famiglia di Carlo Cannavacciuolo a ritirare la taglia sui malviventi che hanno trucidato il povero 27enne – dichiarano in una nota Testa e Framondi – abbiamo deciso di rispettare la loro volontà. I soldi che abbiamo già raccolto saranno utilizzati per realizzare una borsa di studio in sua memoria e non più per pagare una taglia a chi avesse contribuito alla cattura degli assassini. Siamo convinti di aver fatto bene a sollevare con questa proposta “forte” il tema della sicurezza a Napoli e provincia che sono purtroppo totalmente abbandonate a se stesse sia dalle istituzioni che dalle forze dell’ordine.

Oramai noi giovani siamo cittadini a metà con meno diritti rispetto ai nostri colleghi del centro nord perché in alcuni luoghi e in alcuni orari della giornata ci è precluso muoverci e addirittura non siamo sicuri in molte zone del territorio che dovrebbero invece essere presidiate dalle istituzioni”. “Chiediamo al Rettore della Federico II ed al Preside di Veterinaria – spiega il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che aveva sostenuto l’istituzione della taglia – di dedicare un’aula della facoltà a Carlo Cannavacciuolo. Sarebbe un giusto riconoscimento alla sua memoria. Ci auguriamo che le forze dell’ordine trovino al più presto gli assassini e che questi subiscano una punizione esemplare e non casomai pochi mesi di carcere con la condizionale. Ci fa male aver letto su alcuni profili facebook e blog che Cannavacciuolo se l’é andata a cercare perché il posto dove si era appartato era storicamente frequentato da drogati e malvivventi. Secondo questo ragionamento la libertà e i diritti dei cittadini del Sud sono limitati e sono loro i colpevoli quando vengono aggrediti o uccisi e non i delinquenti o lo Stato che non garantisce la sicurezza sul territorio. Questi ragionamenti terribili e disumani ci lasciano con l’amaro in bocca”.

Una delegazione di studenti e Verdi parteciperà alla fiaccolata a Santa Maria la Carità per Carlo Cannavacciuolo organizzata dagli amici e ai funerali con il Rettore della Federico II.

 

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