Martedì e mercoledì prossimi l’associazione culturale “Note di Napoli” porterà la canzone classica napoletana nelle carceri di Secondigliano e Poggioreale con i concerti dell’artista Anna Merolla. Stamani in conferenza stampa la presentazione dell’iniziativa, che rientra in un progetto più ampio volto a favorire l’inclusione e la coesione sociale e che, come lo scorso anno, quando vide la partecipazione di Sua Eminenza Arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, culminerà in un grande evento, a dicembre prossimo, a Napoli, improntato alla valorialità e alla socialità, con la partecipazione di esponenti del mondo della cultura, delle istituzioni e della politica.

Alla conferenza stampa hanno partecipato i responsabili dell’associazione Bruno Improta e Fabio Scotto di Vetta, la cantante Anna Merolla e il maestro Bruno Vitale, e l’assessore al turismo e spettacolo della Regione Campania, Pasquale Sommese, gli esponenti politici di centrodestra Salvatore Ronghi e Angelo Marino, i segretari provinciale e regionale della Ugl, Francesco Falco e Vincenzo Femiano. Nell’esprimere apprezzamento “per un’iniziativa sociale basata sulla cultura e sulla musica classica napoletana, quale simbolo di Napoli e della Campania e dei valori di un’intera popolazione, un patrimonio morale che si intende mettere al servizio della città e a favore delle fasce deboli”, Sommese ha sottolineato che “il mio assessorato guarda con favore a quelle iniziative che, attraverso la cultura e lo spettacolo, si schierano a favore del sociale, ed è per questo che ha offerto il proprio patrocinio morale e sarò lieto di partecipare all’evento di fine anno per il sociale che l’associazione promuoverà, come lo scorso anno, con la partecipazione di Sua Eminenza Arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe”. Per Salvatore Ronghi, già vice presidente del Consiglio regionale, “bisogna rilanciare la cultura della musica classica napoletana, valore identitario di Napoli e della Campania, sottraendola agli interessi affaristici di alcuni per renderla patrimonio culturale di tutti al servizio della città e lavorare tutti in sinergia per far sì che le iniziative politiche siano a sostegno della socialità”.

Per il consigliere regionale Angelo Marino “l’iniziativa di Note di Napoli è meritoria perché consente di portare la musica classica napoletana nei luoghi della detenzione e rafforzare la cultura e la fiducia di chi deve pagare per gli errori commessi ma ha diritto alla rieducazione e al reinserimento sociale”. “Note di Napoli nasce con l’intento di valorizzare il patrimonio culturale napoletano e di perseguire scopi sociali a favore delle fasce deboli e per l’inclusione sociale attraverso la cultura e la musica classica napoletana” – ha spiegato Improta, nel ringraziare l’assessore Sommese per aver concesso il patrocinio morale all’iniziativa e le direzioni delle strutture penitenziarie coinvolte. “Note di Napoli crede la cultura nelle sue espressioni debba ‘scendere’ sul territorio ed essere al servizio delle popolazioni, soprattutto quelle più bisognose”. “La canzone classica napoletana è la nostra storia e la nostra cultura ed ha un valore che va oltre quello musicale ed artistico perché è strumento per rafforzare l’identità sociale, per “unire”, per favorire la solidarietà e la socialità ed è questo il motivo per il quale ho creduto da subito in questa iniziativa e le ho dato la mia voce” – ha sottolineato la Merolla.

 

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