Il CCF esprime il suo profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa del prof. Raffaele Volpe, primario di endocrinologia dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Il prof. Volpe, insieme con l’associazione “ATTA Campania”, come direttore scientifico, da anni era impegnato in attività di volontariato in ambito sanitario, per offrire un significativo contributo alla collettività. Grazie a lui, era stato proposto un programma di prevenzione secondaria mediante screening tiroideo gratuito nelle scuole medie. A seguito delle osservazioni effettuate sul territorio, è già stato riscontrato un aumento di patologie tiroidee (prevalentemente benigne) in una fascia d’età, in cui esse dovrebbero essere quasi inesistenti. Preoccupato per i ragazzi della “Terra dei fuochi”, il prof. Volpe, da qualche anno, era vicino alle attività del CCF, estendendo tali interventi a una popolazione scolastica più vasta, in una fascia di età compresa tra i 10 e 13 anni, età fondamentale per la formazione psicofisica dei ragazzi. A tale fine era stato stipulato un protocollo d’intesa tra ATTA Campania e CCF, con l’obiettivo principale di arginare l’incremento di patologie tiroidee, anche neoplastiche, evidenziatesi negli ultimi anni nel territorio napoletano-casertano. Lo si stava facendo, mediante diagnosi precoce e prescrivendo una cura adeguata per i casi di patologia conclamata, (dati che emergono anche dall’aggiornamento sentieri dell’ISS). Il suo “desiderio” era quello di spingere altre associazioni campane e la Regione stessa ad adottare questo “modello di prevenzione sanitaria”, facile da riprodurre, secondo lui, in quanto realizzato con lo spirito di gratuità dei medici coinvolti e dell’intera equipe, senza alcun impegno di denaro pubblico. Il Progetto voleva che tutti i ragazzi potessero usufruire di questo tipo di prevenzione, per concretizzare maggiormente il concetto della prevenzione primaria e secondaria in un settore, quello della patologia tiroidea, così importante in questo periodo e in questo territorio per le note e controverse problematiche legate all’impatto ambientale. “E’ ormai ampiamente dimostrato -parole sue- che molte sostanze tossiche (diossina, metalli pesanti, pcb, pesticidi, ecc.) possano, una volta accumulate nell’ambiente per varie cause, penetrare nel nostro organismo attraverso la catena alimentare, l’apparato respiratorio e la cute, esercitando quell’effetto tossico diretto sui vari organi e apparati. Tra questi, la ghiandola tiroidea è quella più colpita da queste sostanze, i c.d. distruptors o disregolatori delle ghiandole e degli apparati. Essi sono in grado di alterare le funzioni e le strutture cellulari, determinando delle abnormi risposte del sistema immunitario e generando, molto spesso, mutazioni cellulari capaci di determinare una crescita neoplastica.” La dipartita del prof. Raffaele Volpe, persona autorevole, professionista serio e sensibile al bene comune, rappresenta per noi la perdita di un importante punto di riferimento. Il suo insegnamento, la sua disponibilità, il suo attaccamento alla nostra terra indicherà a tutti la strada giusta per proseguire il percorso intrapreso.
Coordinamento Comitato Fuochi