Blitz dei 5 licenziat Fiat nel Duomo di Napoli durante le canoniche celebrazioni pasquali del Cardinale Sepe. I cinque licenziati Fiat si sono introdotti nel Duomo durante la funzione e si sono incatenati ad alcune delle colonne della navata centrale, indossando una maglietta con la scritta “la passione dei 5 licenziati Fiat”. Il prossimo 5 aprile ci sarà infatti l’ udienza d’appello per il loro licenziamento che, in primo grado, era stato confermato dal Tribunale di Nola. Il bitz di oggi è servito dunque a richiamare ancora una volta l’attenzione sulla loro vicenda ed a lanciare un grido d’allarme contro la loro, ormai precarissima, condizione economica ed umana. Ed effettivamente questa sembra proprio la pasqua della passione dei poveri, dei diseredati. Proprio due giorni fa una gruppo di una trentina di famiglie ha occupato uno stabile a P.zza Miraglia, dismesso da anni, proprio di proprietà della Curia. E non sembra un caso che nell’ultimo anno molti siano stati i tentativi di riprendersi immobili in possesso della Curia che, in città, detiene una consistente fetta del patrimonio immobiliare. Patrimonio che, più che essere messo a disposizione dei poveri e dei bisognosi, viene lasciato in decadenza o utilizzato a scopi di lucro. Sullo stabile di P.zza Miraglia pare infatti che ci fosse l’intenzione di farne un albergo ed ora, sulla testa degli occupanti, pende una preoccupante richiesta di sgombero. L’anno scoro un’altra occupazione a scopo abitativo ,a via Belevedere, di un palazzo della curia, fu interrotta bruscamente con la forza, grazie all’intervento di polizia e carabinieri, su ordine della stessa curia. A settembre, invece, solo la dura resistenza degli occupanti impedì lo sgombero di un ex orfanotrofio nel quartiere di Ponticelli occupato ormai da 30 anni.

Luca Leva

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