L’imprenditore Alfonso Gallo, interrogato oggi come testimone davanti alla prima sezione del Tribunale di Napoli, ha confermato in aula le accuse bei confronti del parlamentare del Pdl Alfonso Papa. Gallo, titolare di un’importante azienda che opera nel settore energetico, rispondendo alle domande dei pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock, ha affermato che Papa in cambio di informazioni riservate relative a presunte indagini a suo carico avrebbe ottenuto regali e altre utilita’.

Gallo ha spiegato che l’ex magistrato sosteneva di avere una ”squadra” di investigatori, composta soprattutto di finanzieri, che gli riferivano notizie su indagini in corso. In particolare, Papa riferi’ a Gallo che l’imprenditore veniva intercettato e fotografato nell’ambito di inchieste che coinvolgevano la sua azienda chiedendo somme di denaro, dai 30mila ai 35mila euro al mese, per poter fornirgli altre informazioni. Impaurito per le notizie riferitegli e nel timore che la sua azienda finisse in una ”blacklist”, Gallo ha detto, tra l’altro, di aver pagato tre soggiorni in un albergo milanese a un’amica di Papa. ha inoltre confermato che mise in contatto Papa con una sua amica, titolare di un negozio Cartier, dove il parlamentare si fece consegnare costosi oggetti: alle domande dei pm, Gallo ha risposto che Papa non ha mai pagato quei gioielli.

 

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