Il Tribunale del Riesame di Napoli ha annullato un episodio corruttivo contestato al deputato del Pdl Alfonso Papa ma non si è ancora pronunciato sull’ipotesi della sussistenza dell’associazione per delinquere. Lo ha precisato l’avvocato Giuseppe D’Alise che, con l’avvocato Carlo Di Casola, difende il parlamentare attualmente sotto processo a Napoli nell’ambito della vicenda P4.

Il penalista ha spiegato che il Riesame ha annullato uno dei capi di imputazione contestati a Papa, ovvero il capo P, che riguarda un presunto accordo corruttivo tra il deputato e il carabiniere Enrico La Manica, non ravvisando elementi di prova sulla sussistenza di tale reato. Il Tribunale, invece, non ha ancora depositato – ha riferito il legale – il provvedimento relativo all’ipotesi associativa. Nell’ordinanza di custodia cautelare che l’anno scorso fu emessa nei confronti di Papa, il gip Luigi Giordano, pur accogliendo la richiesta di arresto in ordine a altri reati (concussione, rivelazione di segreto, ecc.), non ritenne sussistenti gli elementi a sostegno dell’accusa di associazione per delinquere. I pm si rivolsero al Riesame che dette loro ragione, ma l’ordinanza fu annullata con rinvio dalla Cassazione. Si attende pertanto ancora la nuova pronuncia da parte di un diverso collegio del Tribunale del Riesame di Napoli.

 

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