Sono oltre 300 mila i diabetici in Campania, a forte rischio di complicanze per la vista, solo il 18 per cento dichiara però di avere problemi oculari, meno del 60% si sottopone ad esami oculistici periodici, come previsto dal protocollo, il 10% non l’ha mai fatto.
Dati allarmanti, eppure la retinopatia diabetica, patologia molto insidiosa perché spesso diagnosticata quando è irreversibile, oggi può essere debellata con una diagnosi precoce, come già avviene in molti paesi del Nord Europa. Per attivare un serio screening su obesi, ipertesi, pazienti con problemi metabolici e con familiarità per diabete, nasce in Campania il progetto “Occhio e Diabete” ideato dalla AVC, “Associazione Vitreoretinica Campana”, su iniziativa del presidente, il dottor Aldo Gelso e dei suoi colleghi Michele Della Corte e Beniamino Mastursi che hanno creato un pool di specialisti sia in ambito oculistico che diabetologico, con la collaborazione del prof. Ferdinando Sasso della Seconda Università di Napoli e del Dott. Eugenio De Feo dell’Ospedale Cardarelli e con il patrocinio delle due principali società di diabetologi nazionali (SID e AMD). Il primo Congresso nazionale si terrà venerdì e sabato prossimi, a Castel Sant’Elmo, con quattrocento oculisti e diabetologi di cui circa 100 relatori. Seguirà nei prossimi mesi l’attivazione del progetto “occhio e diabete” che avrà due obiettivi principali: uno sociale di prevenzione ed epidemiologia realizzato anche mediante un sofisticato sistema di telemedicina e attraverso una semplice applicazione per smartphone. “Il secondo obiettivo spiega il dottor Gelso sarà quello di creare varie linee di ricerca nel centrosud Italia, un big pool che si sta già costituendo con fondi per lo più privati e di aziende farmaceutiche”.