MUGNANO – Clamorosi sviluppi nello scandalo della scuola elementare Gennaro Sequino, dove un gruppo di genitori ha deciso di trasferire i propri figli in altri istituti della zona perché non volevano che frequentassero la stessa classe di un alunno autistico. E’ coinvolto infatti anche un consigliere comunale, che avrebbe fatto pressioni per il trasferimento di altri alunni dalla classe del bambino disabile.
Lo ha rivelato stamani, alla ripresa delle attività scolastiche, la direttrice dell’istituto di via Roma, Maria Loreta Chieffo. Il nome dell’esponente del civico consesso, che avrebbe esercitato pressioni nei confronti della direttrice della scuola, è stato poi rivelato dal sindaco Giovanni Porcelli. Si tratta di Renato Verrazzo, eletto in una civica e con un passato nelle fila di Rifondazione comunista. “Sto approfondendo la questione – dice il primo cittadino – ma indipendentemente dai risvolti, chiederò ugualmente al consigliere di fare un passo indietro e di dimettersi”. Rispedisce al mittente ogni accusa il diretto interessato: “Non ho esercitato alcuna pressione né tantomeno ho minacciato la preside. Sono stato contattato da un solo genitore che lamentava una disparità di trattamento: ad alcuni bambini era stato concesso il trasferimento in altre classi, ad altri no. Questo il motivo del mio intervento. Sono uno dei pochi consiglieri che ha a cuore la questione dei disabili nella nostra città: non ho alcuna intenzione di dimettermi”.
A parlare è anche la direttrice dell’istituto: “Le pressioni ci sono state – conferma – da parte mia non c’è stata alcuna disparità di trattamento: mi sono rifiutata fin dal primo momento”. Tra le persone coinvolte c’è anche uno stretto collaboratore del sindaco, un componente di staff che – secondo i racconti – avrebbe perorato la causa dei genitori che sollecitavano il trasferimento dei i loro bambini. Anche per lei si profila una revoca dell’incarico.












