Tre mesi e mezzo fa, una donna di 40 anni morì schiacciata dalla caduta di un pino mentre percorreva in auto via Aniello Falcone. Stamane i vigili del fuoco hanno provveduto a rimuovere un altro pino libanese pericolante, che si trovava nella stessa zona recintata da cui il 10 giugno scorso si abbatté l’albero che uccise Cristina Alongi.

I vigili del fuoco, dopo aver avvisato il Comune, avendo constatato che l’albero aveva raggiunto una inclinazione di 45 gradi rispetto al suolo, hanno abbattuto l’albero, all’altezza del civico 250. In caso di caduta, il pino avrebbe potuto provocare gravissime conseguenze così come avvenne nello scorso mese di giugno. L’episodio di allora sollevò forti polemiche sull’assenza di manutenzione del verde pubblico; la procura ha aperto un’inchiesta per verificare eventuali responsabilità, soprattutto per i mancati interventi dopo l’allarme lanciato dal titolare di un bar alcuni giorni prima del tragico incidente.

 

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