Il Coronavirus ha già dimostrato ampiamente come può condizionare gli stati psicologici delle persone provocando ondate di panico e delirio un po’ dappertutto. Ma un’aggressione al personale medico che sta facendo di tutto per tutelare la salute delle persone ancora doveva verificarsi. Fino a ieri sera. Il primo caso c’è stato a Napoli, dove, da quanto si è appreso, un uomo in attesa al Cotugno per il test del tampone si sarebbe spazientito per i tempi che si protraevano e si è scagliato contro un medico e un infermiere. I fatti hanno un sapore ancor più disgustoso in quanto non si è trattato solo dei ‘soliti’ calci e pugni inferti ai sanitari ma sono stati anche sputati addosso dall’incosciente di turno, con la chiara intenzione di infettarli. A bloccare l’uomo è stato un vigilante, in attesa dell’arrivo della Polizia. Successivamente, l’aggressore è stato sottoposto al tampone mentre medico e infermiere si sono messi in quarantena. Compromettendo la già delicata situazione che vede il personale in affanno, perché non si riesce a far fronte all’entità sempre crescente del problema. Nei locali dove si è consumato lo spiacevole episodio è stato subito effettuato un intervento di sanificazione, su disposizione della direzione sanitaria.

 

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