E’ morto nelle acque di Procida (Napoli), nei fondali di Punta Pizzaco dopo pochi minuti dall’immersione. A.T., 39 anni (e non 35 come si era appreso in precedenza), era un sub esperto, dotato di un particolare brevetto, il ‘rescue diver’ ,una tipologia di brevetto che abilita al soccorso subacqueo. Ancora ignota la causa del malore improvviso che ne ha provocato la morte.

Secondo una prima ricostruzione della Guardia Costiera, che ha aperto un’inchiesta, l’uomo si Š immerso in mare insieme ad altri dieci sub, accompagnati sul posto da un diving di Baia. Dopo pochi minuti dall’immersione A.T. ha avuto un malore, se ne sono accorti i suoi compagni di avventura e lo hanno riportato a galla. E’ scattato subito l’allarme, con l’sos alla Guardia Costiera i cui uomini, coordinati dal tenente di vascello Giuseppe Panico, sono intervenuti con un’unita’ veloce. Il gommone del diving Š giunto in breve tempo al porto di Marina Grande, nell’area turistica, dove sono accorsi anche i sanitari del 118. Ma non c’e’ stato nulla da fare. I medici hanno provato ad effettuare un massaggio cardiaco utilizzando il defibrillatore, ma dopo poco ne hanno dichiarato il decesso per arresto cardiocircolatorio. La Guardia Costiera ha recuperato gli altri dieci sub e sequestrato l’attrezzatura subacquea utilizzata dall’uomo. Mentre si attende il placet del pm di turno per la rimozione della salma, che sar… sottoposta ad autopsia a Napoli, l’autorit… marittima sta verbalizzando i racconti dei testimoni.

 

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