Ha lottato tra la vita e la morte per una settimana poi alla fine ieri il cuore del 20enne dei Quartieri Spagnoli, Ferdinando De Crescenzo si è fermato per sempre. Troppo gravi le ferite riportate causa di incidente in moto. I medici dell’ospedale del Mare a Napoli hanno fatto di tutto per strapparlo alla morte. Per fortuna non ci sono state scene di danneggiamenti alla comunicazione della notizia della sua morte come era invece accaduto all’ospedale Pellegrini una settimana fa al momento del suo ricovero. Amici e parenti del ragazzo molto noto, anche alle forze dell’ordine anche se non risulta avere precedenti penali, si erano lasciati andare a episodi di violenza tanto da fare arrivare decina di pattuglie della polizia. Il ragazzo era noto perché nel marzo del 2020 era infatti insieme a Ugo Russo nel momento in cui tentò di rapinare il Rolex un carabiniere in borghese nella zona di santa Lucia, rimanendo ucciso in seguito alla reazione armata. Il 26 gennaio scorso Ciro De Crescenzo, padre del giovane Ferdinando ricoverato in fin di vita, fu protagonista di un insolito episodio di cronaca nera. Si fece infatti gambizzare dalla stesso figlio perchè temeva la vendetta del gruppo dei Minieri dei Quartieri Spagnoli avendo egli stesso gambizzato il giovane rapinatore Ciro Minieri. E per questo temendo una vendetta ordinò al figlio di ferirlo. La circostanze era emersa quasi subito grazie alle indagini della squadra mobile di napoli che portò agli arresti dei fratelli Ciro e Nicola Minieri accusati delle rapine dei Rolex insieme con Raffaele D’Avino, Luigi Ammendola, Nicodemo De Stefano e Francesco Pio Miano. Tutti agli arresti domiciliari.