Tende da campeggio e trolley oggi davanti gli scaloni dell’ingresso dell’Università Federico II. Così gli studenti sono tornati a protestare contro il caro affitti e a denunciare la mancanza di alloggi universitari dopo le prime manifestazioni che si sono tenute nella scorsa primavera. “Da allora ad oggi non ci sono state soluzioni – denuncia Paolo Barbera, rappresentante dell’esecutivo Udu di Napoli – è iniziato un nuovo anno accademico e tutto è come prima. L’unica azione messa in campo è stata la norma sugli affitti brevi che non risolve il problema delle case per gli universitari e per chiunque ne abbia bisogno”. I ragazzi hanno esposto cartelli indirizzati al Governo tra cui ‘Il Governo dorme ma noi dove dormiamo’ e ‘Stanchi di attendere, pretendiamo una casa’. Secondo i dati forniti, solo alla Federico II sono oltre 3mila i beneficiari di borse di studio che avrebbero dunque diritto a un alloggio che l’Ateneo non può garantire. “La Federico II ha nella propria disponibilità 299 alloggi a Pozzuoli – prosegue Barbera – per arrivare a seguire le lezioni, considerando i trasporti pubblici, è come vivere a Caserta”. Un problema quello della carenza di case per studenti in città che – denunciano gli universitari – “è strettamente legato al fenomeno della turistificazione: ormai ci sono solo b&b” e che ha contribuito a far salire i prezzi. Oggi a Napoli per una stanza, senza regolare contratto, agli studenti viene chiesto un fitto di 450-500 euro a cui vanno aggiunti i costi di tutte le utenze.