Omicron 5 si avvicina al picco? L’impennata dei contagi in Italia ha messo in allerta il Paese che sembra piombato nuovamente nell’incubo di fine 2021 e inizio 2022 proprio quando la nuova variante, nella sua prima versione, fece schizzare i numeri nei bollettini quotidiani. Ad oggi, con l’aumentare dei casi, la situazione negli ospedali, seppur in lieve peggioramento, non desta grande preoccupazione grazie anche all’effetto dei vaccini nel contrastare la malattia grave. Secondo quanto dichiarato da numerosi esperti la curva di Omicron 5 starebbe raggiungendo il suo apice. «Ci stiamo avvicinando al picco, c’è una convergenza di molti esperti che sarà probabilmente tra il 10 e il 15 luglio e poi inizierà la discesa». Sottolinea all’Adnkronos Salute Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologia della facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma. Per capire «cosa accadrà nelle prossime settimana dobbiamo guardare al Portogallo che è uscito da questa ondata estiva legata a Omicron 4 e 5 in due mesi. A fine luglio – conclude – potremmo tornare a livelli dei casi di fine maggio». La stessa previsione arriva anche da Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene e Prevenzione all’università del Salento, intervistato dal Corriere della Sera sulla nuova andata di contagi Covid, che ha colto di sorpresa. «Non l’aspettavamo, non così impetuosa. Ora l’incidenza è alta». Lopalco non è pessimista sulla tenuta degli ospedali perché la popolazione è più resistente. Sottolinea però un risvolto negativo: «Man mano che ci avviciniamo all’autunno l’immunità data dal vaccino cala. Tante persone lo hanno fatto a dicembre, oltre 6 mesi fa, e sappiamo che superato questo limite la protezione diminuisce. Si torna suscettibili al virus, potremmo rivedere pazienti con sintomi importanti». Per questo il consiglio a over 80 e immunodepressi: «Il secondo richiamo è importante. Abbiate fiducia nel vecchio vaccino, non aspettate il nuovo che potrebbe arrivare in autunno. Il virus circola, non lasciamogli libertà, agiamo ora». Nei giorni scorsi sul trend dei contagi si era espresso anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri sostenendo che la discesa «comincerà tra un paio di settimane. Il famoso plateau ci sarà a metà luglio, poi cominceranno a calare i casi».

Secondo Sileri «al momento non ci sono in previsione nuove strette» per il contenimento dei contagi. «Guardiamo con ottimismo alla possibilità di un vaccino aggiornato in autunno, aspettiamo la fine di questa ondata. Vedremo il picco in due settimane e poi, ripeto, una discesa, così come è avvenuto altri Paesi europei». Indicazioni sulla prima frenata di Omicron 5 arriva dalle analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). La crescita della curva della percentuale dei positivi ai test molecolari sta rallentando, tanto da indicare che il picco dovrebbe essere raggiunto fra 7 e 21 giorni da oggi. «Dall’analisi della relazione lineare tra occupazione nelle terapie intensive rispetto a quella nei reparti ordinari, attualmente pari al 2,7%, si stima che la sottovariante Omicron BA.5, nelle condizioni climatiche attuali, abbia una percentuale circa 2.8 volte più bassa della variante che circolava nel dicembre 2021 (7.5%)».o I dati relativi alla percentuale dei positivi ai test molecolari indicano che da quattro settimane la curva media è aumentata passando dal 5% al 19%, e, tramite l’analisi delle differenze settimanale, rilevano una crescita frenata da circa sette giorni, con il picco che dovrebbe essere raggiunto in un periodo compreso fra 7 e 21 giorni da oggi. Una stima più accurata sarà possibile con i dati dei prossimi giorni.

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