Incendio alla Termoplast, materiale plastico in fiamme e nube sulla città, si indaga sul dolo. Intanto, richiesto il monitoraggio dell’aria. Il rogo si è sviluppato domenica sera, intorno alle 22 nell’area industriale di via Ingegno. Le fiamme hanno avvolto in pochi minuti il capannone di circa 2.400 metri quadrati al centro dell’area Pip. Le lingue di fuoco hanno divorato la struttura minacciando anche le aziende accanto. Sul posto le squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Sarno, Nocera Inferiore, Mercato San Severino con il supporto delle autobotti e dei mezzi speciali del comando di Napoli; i volontari della protezione civile e le forze dell’ordine. Ci sono volute diverse ore per riuscire a circoscrivere il rogo ed a domare le fiamme, per poi passare ad operazioni di messa in sicurezza fino alla mattinata di ieri. Dall’incendio del materiale plastico, consistente in materie prime di lavorazione di prodotti Pet, si è sprigionata una colonna di fumo denso. Le forze dell’odine hanno lavorato per ricostruire l’accaduto, le cause e le modalità dell’incendio. Per ora nessuna pista sembra esclusa. Dalle prime indiscrezioni, pare si stia investigando collegando l’incendio ad un altro rogo di qualche mese fa in una abitazione e su delle denunce che pare siano state presentate dai titolari dell’azienda. Punti ancora da chiarire e verificare, ma la pista dolosa è quella imboccata già nelle prime ore. Intanto, resta l’interrogativo sulla nube sprigionatasi che ancora nella giornata di ieri avvolgeva parte della città. Il sindaco, Giuseppe Canfora, ha chiesto un laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria nelle vicinanze del luogo interessato dall’incendio. Non è escluso, che si possa chiedere un controllo continuo in zona anche a fronte delle altre aziende che vi operano e delle esalazioni segnalate più volte dai residenti.