Indagini a tappeto per catturare i banditi che ieri mattina hanno assaltato la gioielleria «Dg» di via Di Vittorio, in pieno centro a Qualiano. Almeno tre i malviventi entrati in azione, intorno alle 9,15, nel locale tra i più conosciuti della zona. La banda – secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Giugliano – è sbucata nel negozio dopo essersi fatta strada attraverso un condotto fognario. Il negozio aveva aperto da pochissimi minuti i battenti: all’interno c’erano la titolare, con la figlia di soli 3 anni, e alcuni dipendenti. I malviventi indossavano caschi da minatori. Uno di loro era armato di pistola e ha esploso un colpo contro una delle vetrine per intimidire la proprietaria e il personale presente nella gioielleria. Il colpo è stato portato a compimento in pochi minuti: i rapinatori hanno ordinato alla titolare del locale, minacciandola di morte, di aprire le casseforti. Poi, in un tempo relativamente breve, sono riusciti a razziare gioielli e contanti, che prima di fuggire – sempre attraverso il cunicolo sotterraneo – hanno occultato in almeno due grosse buste. L’entità del bottino non è stata ancora quantificata, ma è plausibile che il colpo abbia fruttato svariate migliaia di euro. Non si registrano feriti, ma la titolare del negozio, T.D.G. – residente a Marano e legata da vincoli di parentela con due pregiudicati – e i dipendenti sono stati assistiti in forte stato di choc. I carabinieri, giunti sul posto allertati dalla stessa proprietaria, si sono messi sulle tracce dei banditi, ma al momento – nonostante il grande spiegamento di forze in campo – le indagini non hanno sortito gli effetti sperati. Oltre ai militari dell’Arma di Giugliano sono intervenute anche le aliquote di pronto intervento provenienti dai territori limitrofi e le pattuglie di vigili del fuoco che hanno ispezionato il cunicolo. L’azione criminale è stata orchestrata da una banda esperta, capace di sigillare – verosimilmente nelle ore antecedenti al colpo – alcuni tombini presenti in stradine e vicoli a ridosso della gioielleria. Punti dai quali le forze dell’ordine avrebbero potuto eventualmente intercettarli. Gli inquirenti stanno monitorando le immagini registrate dalle telecamere installate all’interno dell’attività. L’irruzione nella gioielleria è ripresa nella sua interezza e le immagini sarebbero piuttosto chiare, almeno per quel che concerne le modalità dell’azione. Gli inquirenti stanno analizzando i filmati e concentrando i propri sforzi anche sugli eventuali complici.

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