Chiesta la conferma delle condanne comminate nel primo grado di giudizio, celebrato con rito abbreviato, nei confronti di 9 persone coinvolte a vario titolo nell’inchiesta sul racket dei manifesti elettorali, in occasione delle elezioni regionali del 2015.
Stamattina, presso la Corte d’Appello di Napoli, il procuratore generale ha chiesto 9 anni e 4 mesi per Giovanni Capone, 8 anni per Vincenzo Rea, 7 anni e 4 mesi per Antonio Merola; 7 anni e 6 mesi per Mario De Luca; 6 anni per Modestino Santoro; 3 anni a testa per Clemente Vergone e Ferruccio Coppola; 1 anno per Virginia Scalino. A fine novembre un’altra udienza, la parola passerà ai difensori. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Nello Sgambato, Franco Liguori, Michele Di Fraia, Alfonso Iovino, Danilo Donato ed Alessandro Diana. Si sono costituiti parte civile il consigliere regionale Luigi Bosco, con l’avvocato Francesco Parente, l’ex consigliera comunale di Caserta Lucrezia Cicia, con l’avvocato Mauro Iodice, l’associazione Caponnetto, con l’avvocato Gerardo Tommasone.