Tanti giornalisti, circa cento secondo i promotori, si sono ritrovati davanti al Tribunale di Salerno per il sit-in di protesta organizzato dal Sindacato unitario giornalisti della Campania e dalla Federazione nazionale della stampa italiana contro il sequestro del cellulare alla cronista de “La Città” di Salerno, Rosaria Federico. Il telefono venne sequestrato alla giornalista dopo un colloquio in Procura per un suo articolo. Il presidio in difesa della libertà di stampa è stato organizzato in occasione della perizia disposta sul cellulare della Federico, in programma per oggi. “Questa – spiega il direttore del quotidiano Stefano Tamburini – non è una questione tra il nostro giornale e la Procura, questa è una questione che riguarda il diritto-dovere di informare e di conseguenza anche il diritto-dovere della comunità di essere informata. È stato compiuto un atto da stato di polizia e non un atto di giustizia”. Al sit in era presente anche il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli. “È stato chiesto alla giornalista – continua Tamburini – di rivelare delle fonti riservate, ma il diritto alla riservatezza deve essere tutelata, salvo casi previsti dalla legge, ma non è questo il caso. Credo che dopo questo presidio sia necessario un passaggio con interrogazioni parlamentari e un coinvolgimento ai massimi livelli degli organismi superiori della magistratura”. Questa mattina, inoltre, doveva esserci un incontro con il Procuratore Corrado Lembo. “Siamo saliti con i colleghi del sindacato – aggiunge il direttore – ma ci è stato detto che il Procuratore era impegnato e ci è stato chiesto di protocollare la richiesta di un nuovo incontro e aspettare quando e se questo avverrà”. Presente, al presidio, anche il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli: “I giornalisti – dice – non vogliono fare i magistrati. Sull’omicidio Vassallo, dopo sei anni, purtroppo, la magistratura ancora non è riuscita a fare luce. I giornali informano. Tra l’altro noi siamo già una categoria in Campania che è sotto attacco da parte della malavita organizzata, con colleghi sotto protezione e tutela. Con la magistratura, ognuno ovviamente nei propri ruoli, ci aspettiamo un rapporto di collaborazione”. “Nei giorni scorsi – aggiunge Lucarelli – c’è stato un altro episodio violento: il presunto acquirente proprio del quotidiano La Città, dalla redazione di Metropolis, ha picchiato selvaggiamente due giornalisti”. Secondo la giornalista Federico, “la libertà di stampa e anche la libertà personale, com’è accaduto in questo caso, vanno difese perché essere a rischio per la propria professione e credere nel principio che le fonti vanno tutelate come la Costituzione ci dice, è stato il boomerang per l’incolumità personale e questa è anche la cosa più drammatica in questa storia. Ai colleghi che hanno tanta passione dico di continuare, ma ai padri e alle madri che fanno questo mestiere di smettere di farlo”. Intanto, nel pomeriggio, il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti incontrerà la giornalista Rosaria Federico e i colleghi della redazione de La Città di Salerno. Questa mattina, sempre davanti al Tribunale, anche un presidio dei lavoratori delle Fonderie Pisano.

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