Il Tar Campania (seconda sezione distaccata di Salerno) – secondo quanto si apprende – ha definitivamente annullato le ordinanze di sette sindaci del Salernitano che avevano bloccato la sospensione idrica e il distacco dei contatori, effettuati dalla società Gori, nei confronti di utenti morosi. Per i giudici, i provvedimenti delle Amministrazioni comunali di Siano, Fisciano, Pagani, Sarno, San Marzano Sul Sarno, Castel San Giorgio e Nocera Superiore sono infondati perché non esistono e non sono comunque dimostrati i paventati rischi per la pubblica incolumità e la pubblica igiene; e soprattutto perché – è scritto – sono gli stessi Enti locali, attraverso i competenti uffici, a dover risolvere situazioni di eventuali disagio sociale delle fasce più deboli, e non il gestore del servizio idrico. I giudici hanno infatti riconosciuto che non c’è attenuante rispetto alla “sottrazione immotivata” all’obbligo di pagare le bollette. Si tratta di una sentenza che segue, di qualche settimana quella analoga espressa nei confronti dei Comuni di Brusciano, Scisciano, Palma Campania, San Vitaliano e Cercola. Proprio nei giorni scorsi – si ricorda – l’Ente d’ambito sarnese-vesuviano e la Gori avevano presentato il bonus idrico 2015 che prevede, a fronte di uno stanziamento di 5 milioni di euro, speciali detrazioni sulle bollette per le famiglie in difficoltà. Misura che si aggiunge agli altri strumenti (i 30mila litri d’acqua gratis all’anno per tutti gli utenti, e la possibilità di rateizzare gli importi più alti) che il gestore idrico offre per venire incontro alle esigenze dei cittadini.