“Le Luci d’artista di Salerno costano 4 milioni e 300 mila euro di cui 3 milioni di euro con i fondi POC nell’ambito del progetto denominato cultura 20/20 è una precisa scelta politica che contraddice le annunciate strategie iniziali della Giunta di valorizzare nove itinerari del territorio campano che mettessero insieme realtà con una determinata rilevanza storica, culturale e artistica sui modelli dei distretti. La risposta del vice presidente Bonavitacola non ci soddisfa anzi ci svela come quelle risorse indirizzate a Salerno dovevano finanziare per forza solo le luci d’artista”. Lo dice Gennaro Saiello, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, in occasione del question time relativo ‘Piano Operativo Complementare – POC – per i beni e le attività culturali’. “Il vice presidente Bonavitacola doveva avere più coraggio – spiega – e darci l’unica risposta possibile e credibile ovvero che piace solo luci d’artista di Salerno”. “Si tratta di un’operazione politica tanto è vero che si finanzia un singolo evento – sottolinea Saiello – a seguito di un progetto direttamente richiesto dalla stessa Giunta regionale al Comune di Salerno”. “Infatti con la nota dell’8 agosto del 2016 – racconta – la Giunta regionale invita il Comune di Salerno a presentare una proposta progettuale esecutiva facendo riferimento al budget destinato inizialmente a tutto l’itinerario della provincia di Salerno”. “E’ quanto mai singolare o meglio sospetto – prosegue il consigliere del M5S – che la Giunta della terza regione d’Italia faccia per un singolo Comune una richiesta e un invito a presentare un progetto esecutivo”. “Come sia stato possibile finanziare un evento con 3 milioni di euro – evidenzia – quando già ad aprile in Gazzetta ufficiale era stata pubblicata la procedura aperta per il bando di gara per 2 milioni e trecento mila euro, con termine di presentazioni delle offerte 26 maggio 2016 per le luci d’artista insomma il Comune di Salerno già disponeva delle somme previste, gara poi aggiudicata dall’unico offerente con due milioni di euro cioè la Iren servizi di Torino”. “Sarebbe stato più sensato inserire nell’itinerario luci d’artista di Salerno – conclude Saiello – anche i comuni limitrofi invece si è scelto di destinare rilevanti risorse dei Poc per dare ossigeno al bilancio del Comune di Salerno risolvendo qualche problema all’assessorato competente”.

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