Un vero e proprio stalking giudiziario è quello che ha portato al rinvio a giudizio un avvocato ebolitano che ha intentato una serie di cause contro una consigliere comunale, sua vicina di casa, ‘colpevole’ di aver avviato dei lavori di ristrutturazione e ampliamento della casa. A deciderlo è stato il gup del tribunale di Salerno, Annamaria Zambrano. L’incredibile vicenda è finita, quindi, in processo ai danni del professionista che, a parere della Procura, ha messo in atto di una condotta persecutoria avviando contro la donna “plurime e pretestuose azioni legali risultate infondate”. Saranno i giudici ora a dover far luce sulla vicenda andata avanti per due lunghissimi anni nel corso dei quali, secondo le accuse formulate dal sostituto procuratore Roberto Penna, titolare del fascicolo, la consigliera sarebbe stata presa di mira dal legale.
Nel 2015 la donna, chiese ed ottenne tutte le autorizzazioni del caso e cominciò i lavori di ristrutturazione della propria abitazione. Immediatamente l’avvocato chiese un sopralluogo alla polizia municipale che, all’esito della verifica, non riscontrò alcuna irregolarità. Ma non si limitò a questo. Per il legale la questione divenne quasi un’ossessione e continuò nella sua azione presentando denunce per abuso edilizio, che secondo lui stava commettendo la consigliera comunale. Nonostante le puntuali archiviazioni il professionista continuò a chiedere continui controlli ed ispezioni per verificare la regolarità dei lavori nella casa della donna.