Sono 319 i migranti sbarcati da una nave della Marina militare nel porto commerciale di Salerno, provenienti da Corno d’Africa, Eritrea, Siria, Somalia, Palestina. Tra di loro 19 bambini, alcuni neonati di qualche mese, trenta donne, due delle quali incinte, e anche un presunto scafista di nazionalità tunisina che è stato bloccato dalla Squadra Mobile di Salerno. Sono in corso ulteriori approfondimenti per accertare il suo eventuale ruolo nello sbarco. Il primo a salire a bordo, infatti, è stato proprio il capo della Mobile, vicequestore Claudio De Salvo. La nave della Marina militare «Luigi Durand De La Penne» ripartirà questa sera. Sulla banchina, tra gli altri, per il settimo sbarco avvenuto a Salerno da luglio ad oggi polizia, Guardia di Finanza, carabinieri, esercito, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Caritas, Humanitas, Croce Rossa Italiana, Cgil Salerno con quattro mediatori linguistici (arabo, inglese, francese). Non avevano valigie o borsoni ingombranti con loro, ma solo uno zaino, una borsa o una busta di plastica al cui interno era racchiusa tutta una vita. Alcuni in giacca, con l’abito buono da sfoggiare per una ricorrenza importante, altri in tuta e senza neanche le scarpe, protetti solo da anonimi calzini. Dopo l’identificazione, sono stati fatti salire sugli autobus alla volta dei centri di accoglienza. I migranti saranno tutti ospitati tra Salerno, Ogliastro Cilento, Capaccio, Ascea, Castel San Giorgio, Sarno, Sanza, Ispani, Caggiano, Montesano sulla Marcellana, S. Egidio, Sicignano degli Alburni, Corleto Monforte e Capaccio. I nuclei familiari non verranno divisi.

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