Ventiquattro lavoratori della società in house “Arechi Multiservice” della Provincia di Salerno si sono incatenati davanti la sede della Provincia di Salerno. “Rimarremo qui – fanno sapere – fino a che non risolveranno il nostro problema. Abbiamo a casa figli, mogli da mantenere, tasse da pagare e da domani non sappiamo più che fine faremo”. Domani, infatti, scadrà il contratto e ancora incerte sono le sorti di questi giovani lavoratori. “Ieri – spiega uno di loro, Vincenzo Paolillo – c’è stato un incontro con il Prefetto di Salerno e con il presidente della Provincia il quale ha assicurato che ha a cuore le nostre sorti e che oggi avremmo ricevuto garanzie e risposte. Oggi non è accaduto nulla e tutto è stato rinviato. Siamo 24 lavoratori che abbiamo vinto un concorso e abbiamo prestato il nostro lavoro per trenta mesi. C’è il piano industriale, ci sono i soldi, perché allora non ci permettono di lavorare?”. Nel corso dell’incontro di ieri, – si legge in una nota “il presidente dell’Arechi Multiservice ha precisato che per poter prorogare ulteriormente i contratti in essere è necessaria una delibera assembleare, mentre i rappresentanti della Provincia hanno ribadito il parere contrario, in quanto la società ha una sua autonomia ed auspicano la continuità dei servizi resi ed il mantenimento dei pieni livelli occupazionali”. In attesa di sviluppi, i lavoratori rimangono incatenati davanti la sede della Provincia. Secondo il presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, però, “la competenza non è nostra. La questione “Arechi Multiservice” è in capo al presidente della stessa, Marcello Feola. Noi faremo arrivare una lettera sia a lui che in Prefettura per chiarire la nostra posizione. Come presidente della Provincia sono rammaricato e addolorato per quello che stanno vivendo questi lavoratori. Hanno la mia solidarietà ma io non posso essere il risolutore di questa situazione”.

 

 

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