“Aborto uguale crimine, pornografia crimine. Blasfemia uguale reato”. Recita queste frasi, forse non tutte pertinenti, uno striscione appeso di fronte al Teatro di Casalecchio da un contestatore dello spettacolo ‘Sul concetto di volto nel figlio di Dio’ di Romeo Castellucci, questa sera alla prima delle due repliche,
tacciato di blasfemia anche dal cardinale arcivescovo di Bologna, Carlo Caffarra. “Sono qui per testimoniare le tante persone moralmente offese da questo spettacolo”, ha detto Francesco, studente ventiseienne di filosofia venuto appositamente da Salerno per contestare la piece di Castellucci. Poi si è incatenato a un lampione e ha continuato a parlare con un megafono.