MONTECORVINO PUGLIANO – Per un traffico illecito di rifiuti speciali eì finito in manette un imprenditore del salernitano. L’uomo, gestore di una cava in località Parapoti, nel Comune di Montecorvino Pugliano, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri del NOE di Salerno insieme ai carabinieri delle stazioni di Montecorvino Pugliano e Pontecagnano Faiano, della Compagnia di Battipaglia. La misura cautelare è scattata su ordine del Gip del Tribunale di Salerno in seguito alla richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia salernitana.
Stando alle indagini, condotte dai carabinieri del Noe e coordinate dalla Procura di Salerno, diretta da Franco Roberti, l’imprenditore, con il concorso di altre nove persone, tutte indagate, avrebbe avviato fin dal 2010 una complessa attività dedita al traffico illecito di rifiuti speciali non pericolosi, quali terre, rocce da scavo e materiale per l’edilizia. L’intera attività sarebbe ruotata intorno alla cava, di cui l’imprenditore era il gestore e il custode giudiziario, dato che l’area della cava risultava sotto sequestro. Secondo gli inquirenti, l’uomo, titolare di una ditta individuale, avrebbe ricevuto dagli altri indagati ingenti quantitativi di rifiuti, smaltiti in discariche abusive realizzate all’interno della cava, in un’area di 10mila metri quadrati, violando ripetutamente i sigilli. Sequestrata preventivamente l’area della cava interessata, i carabinieri hanno anche sequestrato una palazzina adibita ad uffici, un capannone, un impianto di betonaggio e uno di frantumazione e vagliatura delle rocce, il tutto per un valore di oltre tre milioni di euro.