Cinquantasette persone indagate per una truffa di 200 mila euro ad alcune agenzie assicurative della Valle dell’Irno, nel Salernitano. Dalle indagini effettuate dai carabinieri e coordinate dalla procura della repubblica di Salerno, è emerso che gli indagati, falsificando una serie di documenti, riuscivano ad ‘inventare’ incidenti stradali per ottenere il risarcimento danni. L’inchiesta, avviata nel febbraio del 2010, quando si scoprì che l’autovettura di un indagato risultava coivolta in sette sinistri, ha consentito di accertare altri trenta falsi incidenti stradali per un ammontare di oltre 200 mila euro.
A gestire l’attività – secondo gli inquirenti – un avvocato di Fisciano che, con la complicità di personale medico di strutture sanitarie pubbliche della zona, di carrozzerie compiacenti, e di una larga schiera di giovanissimi complici, inventava gli incidenti stradali utilizzando falsi certificati medici e falsi preventivi delle automobili incidentate. I reati contestati a vario titolo agli indagati, tra cui figurano medici ed avvocati della Valle dell’Irno e titolari di agenzie di pratiche automobilistiche, vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla truffa alla falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità in scrittura privata. E ancora, fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e, finanche, in una circostanza all’estorsione.