SAPRI – La città di Sapri (Salerno) ha dato nel pomeriggio, con il capo della Polizia, Alessandro Pansa, l’estremo saluto all’agente della Polizia Stradale, Massimo Impieri, ucciso da un’auto pirata nella notte tra sabato e domenica a Crotone, mentre era intento a segnalare un incidente avvenuto sulla strada statale 106. Una folla commossa già da stamattina aveva gremito la chiesa dell’Immacolata, dove intorno a mezzogiorno è stata aperta la camera ardente.
Il feretro era giunto da Crotone ieri sera tardi. Oggi a Sapri il sindaco, Giuseppe Del Medico, ha voluto che fosse lutto cittadino. Ad officiare il rito funebre è stato il vescovo di Teggiano-Policastro, Antonio De Luca, che ha espresso parole di conforto per i familiari di Massimo. “Un ragazzo buono – ha detto – un credente che svolgeva la sua attività con impegno e dedizione”. Massimo Impieri era entrato in Polizia seguendo le orme del padre, stimatissimo nella zona. “Da 1974 al 2002 – ricorda un concittadino – è stato il comandante della Polizia Stradale a Sapri”.
Ai funerali hanno preso parte il direttore centrale della Polizia Stradale, Santi Giuffré, il dirigente generale della Polizia di Stato, Luigi Mone, i prefetti di Salerno e Crotone, i vertici delle forze dell’ordine delle due città, il comandante interregionale dell’Arma, il generale Maurizio Gualdi, e il presidente della Corte d’Appello di Salerno, Matteo Casale. Toccante il ricordo di un collega che ha sottolineato l’impegno di Massimo e la sua dedizione alla Polizia. “Diceva sempre – ha raccontato con una voce rotta dal pianto – il lavoro prima di tutto”.