Aggressione a colpi di casco al termine della partita di calcio a cinque di serie C2: due giocatori e l’allenatore della squadra ospite finiscono in ospedale. Sull’epilogo della sfida tra il Real Torre del Greco e il Futsal Quarto indaga ora la polizia, che ha già acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza posti a ridosso della zona dove si è verificato il violento episodio, recuperando anche le dichiarazioni rese da alcuni testimoni. Tutto è accaduto sabato sera, al termine della sfida che opponeva i flegrei primi in classifica e finora dominatori della stagione e i torresi, che invece si stanno giocando un posto nella zona playoff. Una partita combattuta, come sta a dimostrare il risultato finale (3-3), ma apparentemente senza particolari episodi che potessero fare immaginare ciò che è accaduto al fischio finale. Stando a quanto raccontato dai diretti interessati e finora appurato dagli agenti, coordinati dal primo dirigente Antonio Cristiano, alcuni tesserati ospiti al rientro negli spogliatoi all’esterno della tensostruttura La Salle (impianto sportivo che si trova nelle immediate vicinanze dell’omonimo complesso dove si trovano diversi uffici comunali, attivi nei giorni lavorativi), sarebbero stati avvicinati da alcuni soggetti che con volto travisato e approfittando dell’area poco illuminata li hanno presi di mira, colpendoli ripetutamente con calci, pugni e soprattutto a colpi di casco prima di allontanarsi velocemente dalla zona e facendo di conseguenza perdere le loro tracce.

Ad avere la peggio sono stati l’allenatore e due giocatori del Futsal Quarto, costretti a ricorrere alle cure mediche al pronto soccorso dell’ospedale Maresca: per tutti, i sanitari hanno riscontrato commozioni cerebrali, con ferite ed ecchimosi in varie parti del corpo. Per il tecnico la prognosi è stata di sette giorni, per i due atleti rispettivamente di dieci e sette giorni. Sulle indagini gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo, attivamente impegnati nel tentativo di identificare gli aggressori. In casa Futsal Quarto si attende con fiducia l’esito delle indagini, oltre alle determinazioni della giustizia sportiva. Il club flegreo, che punta al salto in C1, ha ricostruito la vicenda pubblicando una nota su Facebook: «Alcuni tesserati sono stati trasportati in ospedale: il nostro allenatore e due calcettisti hanno rimediato ferite e commozioni cerebrali – recita un passaggio della nota – Come società ci esimiamo dal commentare i fatti oggetto delle indagini poiché non è nostra intenzione fomentare ulteriori discussioni e polemiche». Ugo Cocchia, dirigente della compagine quartese, tiene a chiarire che all’andata non vi erano state scintille né in campo né a fine match, archiviato con il successo dei flegrei. «Il tecnico e gli atleti aggrediti – aggiunge Cocchia – sono stati ascoltati dagli inquirenti, così come il commissario di campo e i rappresentanti della società. Non sappiamo se gli aggressori fossero tesserati con il club di casa, se invece si trattasse di tifosi o elementi estranei al contesto sportivo. Da parte nostra non c’è stata alcuna forma di istigazione o provocazione». Il Futsal Quarto, che gioca le proprie gare interne al Palatrincone di Monteruscello, è una realtà ormai consolidata dal calcio a 5 regionale. La compagine flegrea opera da oltre quattro anni sul territorio. L’obiettivo C1, a cinque giornate dalla fine della regular season, sembra essere ampiamente alla portata della formazione guidata dal tecnico Gaetano Breglia. Atteso per le prossime ore l’esito dei controlli e delle indagini per individuare gli autori dell’aggressione avvenuta senza preavviso e al buio: sequestrate le immagini della videosorveglianza, i responsabili dell’aggressione potrebbero essere presto rintracciati.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui