I colloqui a Doha sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi si sono conclusi questo pomeriggio. Nei prossimi giorni ci saranno altri colloqui e quindi un nuovo vertice, riferiscono media israeliani. I punti di divergenza maggiori sul tavolo dei mediatori sono il controllo del corridoio Filadelfia, tra Gaza e Egitto, e il corridoio Netzarim attraverso il quale si prevede che gli abitanti tornino nel nord della Striscia. Secondo quanto riferisce Ynet, la delegazione israeliana ripartirà questa sera. Il primo ministro del Qatar Mohammed Al Thani, che ha preso parte ai colloqui a Doha, ieri sera, dopo il primo round di incontri, ha telefonato al ministro degli Esteri iraniano per aggiornarlo sugli sviluppi e sulla necessità di mantenere la calma nella regione per consentire il proseguimento dei negoziati. Questo aggiornamento all’Iran vive valutato dai commentatori come un coinvolgimento indiretto di Teheran nei negoziati con Hamas e e Israele, e gli sforzi diplomatici di Stati Uniti, Qatar e Egitto per impedire all’Iran e a Hezbollah di attaccare Israele durante gli incontri mettendo a rischio la tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Intanto, fonti israeliane vicine ai colloqui hanno riferito ai media di essere “cautamente ottimiste” sulla possibilità di far progredire la prima parte dei negoziati con Hamas, sulla base del mandato aggiornato conferito alla squadra negoziale dal premier Netanyahu. Tra le linee rosse indicate dal primo ministro ci sono le misure per impedire ai miliziani di Hamas di attraversare la Striscia da sud a nord, il mantenimento delle forze israeliane lungo il corridoio Filadelfia tra Egitto e Gaza, e il funzionamento del confine di Rafah dopo il ritiro dell’Idf. Usa, Egitto e Qatar, Paesi mediatori nei negoziati per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza, hanno pubblicato una dichiarazione congiunta, affermando che continueranno a lavorare nei prossimi giorni sui dettagli della proposta degli Stati Uniti e discuteranno ulteriormente. La dichiarazione afferma che gli alti funzionari si incontreranno prima della fine della prossima settimana, nella speranza di raggiungere un accordo basato sui termini stabiliti oggi. “I team di lavoro – si legge – continueranno il lavoro tecnico nei prossimi giorni sui dettagli dell’implementazione, compresi gli accordi per attuare le ampie disposizioni umanitarie dell’accordo, nonché i dettagli specifici relativi agli ostaggi e ai detenuti. Alti funzionari dei nostri governi si riuniranno di nuovo al Cairo prima della fine della prossima settimana con l’obiettivo di concludere l’accordo secondo i termini proposti oggi”. “Oggi a Doha, gli Stati Uniti, con il supporto di Egitto e Qatar, hanno presentato a entrambe le parti una proposta ponte coerente con i principi stabiliti dal presidente Biden il 31 maggio 2024 e con la Risoluzione n.2735 del Consiglio di sicurezza. Questa proposta si basa su aree di accordo della scorsa settimana e colma i gap rimanenti in modo da consentire una rapida attuazione dell’accordo”: così la Casa Bianca dopo il secondo giorno di negoziati a Doha.