Quando ha sparato e ha ucciso il vicino di casa che aveva assalito la sua casa con una ruspa, la sua era legittima difesa: nessuna misura cautelare dunque per Sandro Mugnai, il 53enne artigiano che la notte dell’Epifania è finito in manette con l’accusa di omicidio, ad Arezzo. L’uomo è stato scarcerato dal giudice. Mugnai aveva ucciso con quattro colpi di fucile il vicino di casa che gli stava distruggendo l’abitazione con la ruspa in località San Polo. Secondo il giudice del Tribunale di Arezzo, Giulia Soldini, non sussistono i presupposti per la misura cautelare in carcere dal momento che non si ravvisano nè il pericolo di fuga, nè l’inquinamento delle prove e neppure la reiterazione del reato. Mugnai aveva ucciso con quattro colpi di fucile il vicino di casa che gli stava distruggendo l’abitazione con la ruspa in località San Polo. Secondo il giudice del Tribunale di Arezzo, Giulia Soldini, non sussistono i presupposti per la misura cautelare in carcere dal momento che non si ravvisano nè il pericolo di fuga, nè l’inquinamento delle prove e neppure la reiterazione del reato. La notte tra il 5 e il 6 gennaio Sandro Mugnai ha preso il fucile da caccia regolarmente detenuto ed ha sparato contro Gezim Dodoli, 59 anni, originario dell’Albania, operaio, mentre era alla guida della ruspa con cui stava distruggendo la parete e l’ingresso dell’abitazione del vicino. Al momento non è ancora del tutto chiaro il movente per cui Dodoli avrebbe deciso distruggere la casa di Mugnai. I carabinieri indagano sui cattivi rapporti tra vicini.

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