Piazzetta della Rinascita. Mai nome fu più indovinato. Casapesenna tocca un’altra tappa importante nel percorso verso la legalità. È un evento simbolico ma anche di sostanza l’inaugurazione del nuovo spazio sorto dalle ceneri del bunker in cui fu trovato e catturato il boss Michele Zagaria. Il covo è stato tumulato per chiudere un’epoca nefasta. La piazza “apre” ai cittadini e traccia un’altra linea netta sul futuro del territorio. Una bella notizia per tutti. Soprattutto per i giovani. È autentica la commozione del sindaco Marcello De Rosa, toccato al cuore dalle parole di Biagio Del Prete, vicario del prefetto di Caserta. “De Rosa ha dimostrato con i fatti di essere un grande sindaco mettendo a rischio la sua vita, come dimostrano i lunghi anni trascorsi sotto scorta con la famiglia. Posso dire a voce alta – ha aggiunto Del Prete – che siamo amici, e io gli amici me li scelgo”. Il primo cittadino ha trattenuto a stento le lacrime per la vicinanza e l’amicizia di un vero servitore dello Stato. De Rosa ha sempre creduto nelle istituzioni. Anche per questo non ha mai smesso di lottare contro la criminalità assieme agli amministratori locali che in questi anni lo hanno sostenuto. All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, Alessandro Milita, procuratore aggiunto di Napoli, il parroco don Vittorio Cumerlato, sempre sensibile alle tematiche sociali della città. Molto bella la partecipazione degli studenti delle scuole comunali. Sono i giovani i principali destinatari del messaggio al centro della manifestazione. Come detto, la piazza è stata realizzata sul bunker dove si nascondeva uno dei più sanguinari camorristi del clan dei Casalesi. “C’è un prima e un dopo a Casapesenna”, osserva De Rosa. Che aggiunge: “Prima del 7 dicembre 2011 la parola ‘camorra’ qui veniva solo sussurrata. Dopo la cattura di Zagaria i cittadini non hanno avuto più paura di dire che la camorra è stata sconfitta. Non abbassiamo la guardia – precisa il sindaco – c’è ancora molto lavoro da fare e dobbiamo tenere alta l’attenzione”. A Casapesenna c’è un altro “prima e dopo”. C’è un prima Marcello De Rosa e ci sarà un dopo Marcello De Rosa. È così quando i sindaci lasciano il segno e cambiano per davvero le cose.

Mario De Michele

IL VIDEO DELL’INIZIATIVA


LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui